VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE RE D'ITALIA Vedute le deliberazioni 14 novembre 1929 e 26 luglio 1930, del commissario prefettizio per la temporanea amministrazione del comune di Brunate, con le quali si chiede l'aggregazione al Comune medesimo di una limitrofa zona di territorio del comune di Blevio, delimitata in conformita' del progetto predisposto dall'Ing. Cesare Pizzi e vistato dall'ingegnere capo dell'ufficio del Genio civile di Como; Veduta la deliberazione 29 marzo 1930 del commissario prefettizio per la temporanea amministrazione del comune di Blevio; Veduti i pareri favorevoli espressi dal Rettorato provinciale e dalla Giunta provinciale amministrativa di Como rispettivamente in adunanze 3 e 22 maggio 1930; Udito il parere del Consiglio di Stato, sezione I, in adunanza 10 settembre 1930, il quale parere si intende nel presente decreto riportato; Veduti il testo unico della legge comunale e provinciale, il relativo regolamento, il R. decreto 30 dicembre 1923, numero 2839, nonche' la legge 27 dicembre 1928, n. 2962; Sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'interno; Abbiamo decretato e decretiamo: Art. 1. Al comune di Brunate e' aggregata la limitrofa zona di territorio del comune di Blevio, delimitata in conformita' del progetto predisposto dall'ing. Cesare Pizzi e vistato dall'ingegnere capo dell'ufficio del Genio civile di Como. Tale progetto, vidimato, d'ordine Nostro, dal Ministro proponente, fara' parte integrante del presente decreto.